Storia breve del ranocchio e l'uccellino

C'era una volta un ranocchio

a cui piaceva sguazzar sempre dentro l'acqua, assieme ad un girasole.

E poi c'era un uccellino, sempre con le piume per aria nel cielo, vicino vicino al sole.

Un giorno l'uccellino, che era assetato, vide l'acqua da lassù e volendo prenderne un po' decise di scendere giù

 e giù

e sempre più giù, finché non arrivò all'acqua.

Ma quando l'uccellino fece per bere, il ranocchio si arrabbiò, perché nessuno doveva toccare la sua acqua, e tutto stizzito fece un balzo in aria;

ma a quel punto, vedendo il ranocchio che stava in aria, fu l'uccellino ad arrabbiarsi, perché nessuno doveva toccare il suo cielo, e con un balzo si librò ancora più in alto

Fu così che iniziò, tra ranocchio e uccellino, una zuffa baraonda.

Fu talmente lunga, ma talmente lunga, che il sole e il girasole, stufi di aspettare, girarono l'angolo dietro il mondo e li lasciarono.

Allora si fermarono, ranocchio e uccellino. Ebbero paura di tutto quel buio. E poi erano stanchi, doloranti e infreddoliti.

Quindi si avvicinarono all'acqua e bevvero un po'.

E ancora indolenziti dalla zuffa di prima, vollero sgranchirsi saltellando in aria, su su nel cielo.

E tra saltelli in aria e bevute di acqua, saltelli e bevute, e ancora saltelli e bevute,

 d'un tratto si sentirono molto meglio. Allora ranocchio e uccellino si fermarono, si guardarono e capirono.

***
Quando, colti da nostalgia, sole e girasole tornarono da dietro l'angolo del mondo, li trovarono così.

L'uno con l'acqua e il cielo per l'altro.

FINE

Ai bimbi.

E a tutti quegli adulti che, per questioni di proprietà su acqua e aria, fanno le zuffe baraonde.