Stamattina ho voluto parlare con la maestra di Sofia per spiegarle il fatto di ieri, per metterla in guardia forse, non so.
Lei non ha fatto nessuna piega, ha tenuto a precisare che no, lei non si scandalizza, ma che a scuola questi argomenti non possono uscire.
Così come è vietato accompagnare i bimbi in bagno, oppure cambiarli se hanno avuto qualche contrattempo.
E insomma è così. Nessun termine di mezzo, nessun equilibrio. O troppo o niente.
Tornando a casa ho pensato che una volta usavano il bastone allegramente per educare i bambini, e che adesso il bastone si usa ancora, però stavolta per dare le pacche di gradimento, un bastone con un moncherino alla fine, perché è sconveniente di questi tempi avere un qualche minimo contatto tra maestr* e alunni.
Aspettando che il senso della misura torni un po' ovunque, io nel frattempo ho immaginato questo cosino qui sotto alle prese con una contemporaneità eccessiva, sregolata tra i banchi di scuola.
Cosino ha già delle storie, ma non un nome né per il momento alcuna possibilità di essere animato come io vorrei.
Aspettando.
Nessun commento:
Posta un commento