20.12.10

L'amore ai tempi di Sofia

Al parco.

Gabriele.
Biondo, biondissimo, etereo putto olimpico incarnato nel  figlio di papà più griffato della Sicilia orientale; si può ipotizzare con pochissimo margine di errore che non porti il Rolex soltanto perché ancora pesa più di lui.
Sicuro di se, si muove tra gli oggetti ludici come fosse il condottiero che porterà tutti nella parte più alta del castello.
Ma a lui mica interessa raggiungere le vette del castello gonfiato: lui se ne sta più a terra possibile, godendo nel lanciare oggetti contundenti contro ogni bersaglio mobile, deambulante e respirante. Sotto la beata approvazione di Sua Maestà suo padre.
Sa cosa vuole, dove vuole andare, di chi si vuole circondare quando decide di concedersi alla massa belante. Lui comanda ma senza imporre, per diritto naturale, per naturale lignaggio, senza dover pretendere quel potere illimitato che tanto alla nascita gli è stato naturalmente concesso. 

Insomma lui è uno stronzo, ha 2 anni e Sofia ha una cotta per lui.
Lo tocca come fosse un gingillo di cristallo.
E lui le molla un ceffone.

Il papà lo guarda tronfio e se è possibile espandere ancora di più un corpo che alle ore 16 del pomeriggio è vestito come se stesse uscendo da una prima al Massimo, alto e largo 2x2 m, di fronte alla scena del suo amato delfino che aggredisce una bimba di un anno e mezzo per fastidio e soddisfazione, beh, lui lo fa.
E' l'unica cosa che fa.

Questa è la parte dove saprei benissimo come far arrivare Signore e Signorino velocemente sulla parte più alta del castello



Daniele.
E' il figlio di un posteggiatore. Ha vestiti, cappellino, sciarpetta e scarpe sbrindellati, al limite del logorio. Ha l'aria mesta, un po' troppo giù per essere l'aria di un bimbo. Segue diligentemente i dettami del papà, è educato: gioca ma con moderazione.

Improvvisamente Daniele si ferma, non gioca più, si appoggia sul muro e guarda le sue scarpe. La mamma gli chiede quale sia il problema, sorpresa da quello che evidentemente è un atteggiamento insolito.
Ha accanto Sofia: si è preso un'incontrollabile, trascinante, lampante cotta per lei.

Giocano a ridosso di una piccola scalinata, Daniele lo vede che sono l'ombra di Sofia, ma pare che io non basti alla sua incolumità: lui la sostiene, le tiene la mano, le dice di non correre. Quello di Sofia è un andare ancora incerto, non regala la sfrenatezza del gioco, come quello che lui potrebbe fare con gli altri bimbi.
Ma sembra che quello che gli interessa di più sia proteggere quella bimba rotonda vestita di bianco. E' evidente quanto per lui sia più trascinante di qualsiasi gioco forsennato.

Sofia?
Sofia gli toglie la mano infastidita, lo evita, cerca di partecipare al gioco degli altri, lo silura con inequivocabili "no!".



Agli albori del nostro primo istinto, secondo solo a quello di sopravvivenza, già dai primi abbozzi di afflato amoroso sono evidenti tutte le dinamiche che fanno di noi adulti servi asinini di pulsioni irrazionali legate all'esibizione delle penne più iridescenti.

Il fatto che dei bimbi poco più grandi di un ciuccio siano protagonisti di questi nostri stessi ridicoli caroselli, un po' ci scagiona?

8 commenti:

  1. Per fortuna Sofia ha una Mamma, che le insegnera' in tempo utile come comportarsi, sia con Daniele che con Gabriele (non e' colpa sua essere nato figlio di cotanto padre ...)!

    RispondiElimina
  2. Sì (grazie:)
    anche se francamente per il momento non so come comportarmi.
    in generale, dico, quando Sofia si relaziona: non so se intervenire o lasciarla stare e vedere come va. E' tutto nuovo anche per me.

    RispondiElimina
  3. Io cerco di non intervenire, o almeno cerco di restare il più possibile nelle retroguardie. A volte hanno portato risposte scortesi, qulache ceffone e spesso tanta indifferenza: spesso si incontrano bimbi figli di persone che non hanno mai scopero la gioia dell'amicizia e della condivisione. Sta poi a nostri Figli provare ad insegnarglielo, non fosse altro per il piacere di cambiare il loro piccolo Mondo!

    RispondiElimina
  4. e Sofia come l'ha presa? lo schiaffo intendo..
    sarà scontato e ovvio, ma io tifo per Daniele. e per il suo papà.
    m.

    RispondiElimina
  5. ah, mammamiao, mi aggiungo anch'io ai complimenti per le 4 creature. brava brava! davvero.

    mamididue

    RispondiElimina
  6. è vero: Mammamiao è bravissima.
    4 bimbi e una pazienza e dolcezza infinite.
    tutte le volte che sto per cedere arriva lei a supportare.
    tante volte mi ha aiutata.
    :)

    mami,
    Sofi non ha battuto ciglio. ancora non ho capito se è una che soccombe
    a volte sembra una leader. altre un agnellino nelle mani degli altri.
    vedremo.

    RispondiElimina
  7. Pa,
    grazie
    i due punti esclamativi alla fine sono 'na vera delizia
    :)

    RispondiElimina