3.9.10

Pioggia nuova.

Oggi è la prima pioggia.
Quella che l'anno scorso mi faceva sentire freddo, nelle mie albe in solitaria, senza sapere cosa ne avrei dovuto fare, di fronte ad un intero lungo giorno, di tutto quel miracolo, di tutto quell'amore venuto così all'improvviso, senza preavviso, senza alcun tipo di preparazione.
Perché bisogna prepararsi alla straordinarietà dei miracoli, alla sua dose straripante e senza soste, specie se la tua vita è stata un quieto contenitore colmo d'ordinario.
Questa pioggia porta commozione, perché arriva da lontano, da un anno folle, folle di qualsiasi cosa, di estrema fragilità di fronte a cose più grandi di te, di tensioni, di nuove aspirazioni, mai volute, mai cercate e adesso necessarie, di una percezione del tempo schizofrenico che non ha eguali, insieme lento, estenuante, e velocemente cinico di fronte al bisogno di fermarsi a volerci capire qualcosa.
Questa nuova pioggia porta tutto questo e si porta via tutto questo, da qualche parte della mia memoria.
Perché oggi io e Sofia, amanti forsennate l'una dell'altra, siamo consapevoli. L'una dell'altra.
E questa consapevolezza ha cambiato qualcosa. Ci ha cambiato.
Non si può rimanere identici di fronte ad una rivoluzione.

Questa pioggia si fa memoria di quello che ho vissuto e celebra un nuovo traguardo di risvegli, di nuovi intuiti, e di nuova lentezza del cuore.
Perché ho tirato le somme e qualcosa di buono, se pur improvvisando, ne è venuto.

E poi è anche la prima pioggia di Sofia. 
Da consapevole.


14 commenti:

  1. detto da un guru, delle cui idee, anche se a volte non mi riesce di seguire, non posso farne a meno...
    ...mica è poco!

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  2. ora, quando c'è il meteo, controllo anche che tempo c'è dalle tue parti, perché, se sei come me, il tempo fuori influisce e parecchio sull'umore. Oggi è autunno anche qui.
    M.

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  3. un dolce pensiero a te e a sofia. mi ha fatto ricordare quando alle prime piogge l'anno scorso, ci barcamenavamo tra un bambino e l'altro, e quanto si era vestito di gioia t., com impermeabile nuovo a righe, stivaletti per la pioggia, e permesso di entrare in tutte le pozzanghere da casa nostra all'asilo... a volte ci si può fare spiazzare dadi bambini e dalla loro personalissima interpretazione del meteo.

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  4. ehhh, ssì, evviva la lentezza, la naturalezza, il senso, i sensi, la pioggia, l'autunno, il camino acceso e tante altre cose ed eventi

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  5. M. sì, a volte influisce. anche Sofi è meteopatica fin da quando era in pancia. da teppistella della placenta si trasformava in guru della meditazione

    toc toc c'è nessuno è troppo carino
    :9

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  6. M. scusa...gli indici addormentati...
    volevo fare :)

    A.
    vero. per loro la pioggia è gioco-poesia
    per noi è cervicale-melopea-poesia

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  7. Nico ti avrebbe detto: 'Svegliaaaaaaaa, bella addormentata nel boscoooooo!'. Me lo dice ogni volta che non rispondo entro 5 secondi ad una sua domanda....è che latitavi. E mi mancavi ;)

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  8. quel coso scemo là sopra era perché certe cose hanno bisogno del "silenziese". Ora ci vorrebbe uno dei tuoi cartelli.

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  9. no, ecco, lo sapevo, prima o poi doveva succedere..sarà anche l'ora...ma sai che non ho capito? Cartelli?..vado a dormire va. Notte Veronica, topo (perché topa proprio non si può sentire) di fogna ipocondriaca e disegnatrice di vignette in sciopero...;)
    firmato: mami rinco

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  10. Mami, i cartelli dell'isola del silenzio. Perché se quando passa un po' senza "sentirci" ci manchiamo, come te lo posso dire, senza scadere in qualcosa di stupido che avrebbe bisogno di essere spiegato con parole vere, se non con :) e un po' di silenzio?

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  11. Che scema, è vero, i cartelli! E' che a furia di ricamare fino a notte fonda (che per Andrea mica ho ancora finito..), foderare nove libri, etichettare con nome e cognome ogni singolo oggetto che si deve portare a scuola Nico, un po' di lucidità l'ho persa.
    E comnque:
    ...
    ...
    ...
    ;)

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