26.10.11

Rezophonic e le tagliatelle di nonna Pina

Ore 3.45 della notte.
Sento aprire la porta di casa.
Faccio un balzo, Sofia dorme, e ancora dentro a quei momenti fatti di latte del dormiveglia penso "o ammazzo o abbraccio".
Abbraccio.
Il Riccio.
Tornato a sorpresa da una di quelle sue serate cui, da vera profana dell'arte musicale, mi avete vista indecorosamente partecipare nel mio con ricatti d'amore e sondaggi.
Torna con il premio Rezophonic che vedrà il suo gruppo aprire uno dei concerti da qualche parte in Italia.
Siamo sul letto prestato alle montagne russe per Sofia, mentre il Riccio mi racconta tutto, il dietro le quinte suo personale e della serata, minuzioso come solo lui sa fare per sopperire alla mia assenza. Ogni volta ci è necessaria questa minuzia dei particolari, specie per due che proprio non vorrebbero, costretti a vivere lontano, due vite parallele. Le minuzie nel racconto coprono le falle, lo spazio tra le parallele, seppur si sa che imbrogliano un po', ché il racconto è già di per sé una falla.

Verremo interrotti decine di volte, un guazzabuglio di parole e urla, perché l'unica urgenza di Sofia adesso è quella che il suo papà canti le tagliatelle di nonna Pina. Anche lei d'altronde cammina su delle parallele.
Rock e tagliatelle è una di quelle contraddizioni che specie sul Riccio, a guardarlo, mi piacciono proprio.

Sta succedendo qualcosa di bello al Riccio. Tra i suoi vari premi musicali e i nuovi progetti a lavoro, ogni sera al telefono la sua voce è un fiume lungo e cristallino.
Usa parole, aggredire il mercato, progetti green, show room, impatto, che non gli ho mai sentito prima e che addosso mi sembra gli donino proprio, come quelle cravatte che porta sempre più spesso.
Mi sembra lontano anni luce dalla sindrome del papà colto di sorpresa che due anni fa gli ha come un po' curvato le spalle. Ma d'altronde sono le stesse spalle sfrontate che al primissimo appuntamento, lui già sul palco, mi hanno così tanto investito che me ne sono andata dritta al bancone a ingollare una birra.
Ho le farfalle in pancia quando lo ascolto.
Se non fosse poi per tutte le volte che tocca a me.
"E tu cosa hai fatto?"
A questa domanda, una che sta a casa deve rimestare malamente tra le cose che ha fatto di giorno e scegliere cosa sia più interessante da raccontare, se una febbriciattola della bimba o la fila alla posta per la bolletta.
Non c'è storia.
Tra un racconto di contenuto e una lista spoglia, non c'è storia.

Ma va bene così. Fa bene a tutti che il Riccio sappia dove sta andando.

Credo sia la prima volta nella mia vita che le farfalle e la sensazione di non valere un granché convivono pacificamente nello stesso posto.

20 commenti:

  1. Forse non ti capisco abbastanza, però ti capisco. E ti ammiro ancora si più, anche se ammirare è proprio una parola arretrata e che ha qualcosa di fastidioso dentro che non so definire, forse il verbo mirare che implica l'uso degli occhi. Mentre la mia stima viene da una specie di affinità elettiva maturata in non so quale modo assurdo e improbabile.
    In ogni modo, posso avere un cd?

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  2. mi sono andata a cercare l'etimologia.
    ma anche senza quella, ammirare, guardare con meraviglia, mi sembra una parola bellissima.
    Ci si ammira, Ale, eccome se lo si fa :)
    stupendo se nelle due reciproche direzioni, una delle quali tra di noi io proprio non la comprendo, ma non è importante :)
    sì :), se mi dai un indirizzo te lo mando con tantissimo piacere

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  3. Non comprendo cosa non comprendi ma non è importante perché diventa cervellotico e io sono più per la semplicità :)
    Ti mando il mio indirizzo e tu mandami il tuo, così ti faccio ascoltare quello che si produce qui a Peyton, che ne dici?

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  4. care le mie filosofe, per fortuna che siete per la semplicità! se non foste così stupende mi fareste venire un gran mal di testa...
    brindo alla vostra con un bicchiere di bianco siciliano. brindo anche per il Riccio!

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  5. :)
    guardo le icone. che siamo belline messe lì.
    Ale, magnificoooooooo!!!


    mi immagino noi tre in una stanza, io e Ale che sproloquiamo e tu, Pa, che ci salvi :)
    salut

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  6. se almeno riuscissi a salvare me stessa, vorrai dire!

    :))))

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  7. Sarebbe una situazione da paura! Invitiamo pure un altro paio di persone e facciamo i pop corn in padella per sdrammatizzare.

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  8. Posso venire anch'io? Nessun musicista in casa, solo un chitarrista in miniatura mancato che presto si lancerà nell'avventura del flauto. Faccio le brioches al prosciutto però. Può valere?
    E'che il Riccio in cravatta non vorrei proprio perdermelo ;)
    p.s. contentissima per voi, Vero
    p.p.s. ma quanto sei bella nella nuova iconcina??
    m.

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  9. :) che siete belle

    mami, dicevo io che mancava il pezzo grosso (ma come si fa quella cosa...gli occhi con gli asterischi?)
    mmmm.. bboone le tue brioches!!!
    posso dire una cosa scema scema?
    il Riccio è stramegastupendo in giacca e cravatta.
    se fosse per me durerebbe 5 minuti appena vestito.
    coff...coff
    sipario hot chiuso.

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  10. ma grazie per il 'pezzo grosso'!
    Cmq, prima facci vedere il Riccio vestito di tutto punto, poi voi andate dietro il sipario e noi ci mangiamo le brioches
    ;)
    m.

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  11. Giusto a te mami mi riferivo! E adesso che abbiamo anche le brioches al prosciutto se siete d'accordo patate fritte :*

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  12. eccomi che ti ho ritrovata, il mio blog si era mangiato tutta la blogroll, io ho latitato per un paio di mesi e... beh insomma, sono in fase di recupero su tutti i fronti. Un abbraccio intanto!

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  13. yaaaahhooooooooooo!!!
    stavo per mandarti un "buona domenica" accalorato ché si sa che quando torna il Riccio non ci capisco 'na mazza.

    p.s.: mi fai ridere! il tuo specificare. come se non lo sapessi che hai latitato. sul tuo blog intendo. :)
    p.p.s.: vorrei comunicarti che da quando hai fatto il post, mesi fa, quasi ogni giorno, comunque spessissimo, mi viene in mente la tua nonna stupenda, ormai eletta a guru, che dice "io vado in vita" e il tié del fanculo col braccio all'insù.
    è grave dottore?
    :)

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  14. ciao ragazze, se non vi scoccia io porto le birre. peroni gran riserva vi va bene o è troppo popolana???

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  15. Ale, ok per patate fritte! Esageriamo!
    Pa, una volta dicevo 'non berrò mai birra...' Veronica docet..quindi vada per la Peroni gran riserva, la beve anche mr b!
    ;)
    m.

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  16. :)
    io vi amo. baciamoci tutte appassionatamente.

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  17. ah! mami,
    volevo dirti che il Riccio ha apprezzato il cambio di senso che hai dato a "sipario"
    e io mi pavoneggio tutta come se mi appartenessi. :) solite cose...

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  18. ...beh, se tu non vali un granché,
    io sono liscio!

    (ex) Riccio

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