7.11.11

Il carpentiere e il suo alter-ego: la lumaca

Sulla questione delle diversità di genere per certi versi mi trovo allo stesso livello di una centenaria dell'entroterra siciliano seduta sul ciglio della strada a mugolare il rosario.
Procedo per scompartimenti stagni con poche possibilità di comunicazione tra una parte e l'altra.
Martello, cacciavite, sollevamento pesi per l'individuo con appendice estesa; polpettine di carne in agrodolce, deodorante per il bagno, sterilizzazione degli angoli più reconditi di casa, l'individuo con appendice a scomparsa.
Sappiate che la voce della ragione collabora costantemente affinché in me il precipitare del ruolo della donna ad un surrogato umano del robot da cucina non vinca. Lo fa a suon di schiaffi e di "Donna, muovi il culo, sii indipendente". Lo ha fatto anche qualche mese fa quando in autostrada con Sofia dovevo scegliere tra il buio pesto o gli abbaglianti. Sono stati momenti di panico. Poi sono arrivati gli schiaffi e ho deciso per gli abbaglianti con il getto tutto calato verso terra. Guardate che è una genialata. Anzi se vi capita di rimanere senza luci anabbaglianti in autostrada... Quando gli automobilisti della corsia opposta hanno smesso di prendermi per baldracca automunita a suon di clacson, lì ho capito di aver vinto.

Ma.
Basta che il Riccio sia presente perché la centenaria col rosario si impossessi di me e tanti saluti alla voce della ragione.
Non è una questione di mancanza di raziocinio ammutolito da retaggi culturali degli uomini delle caverne. E' proprio una questione di gusto, di tendenza. Sessuale.
Oh! a me l'uomo piace nerboruto e sudato! S'intenda: non un macaco della Papuasia intento ad arrampicarsi su un albero di banane, piuttosto uno specie di giocatore di rugby con specializzazione alla Normale di Pisa. E sudato.
E l'uomo non suda spolverando il termosifone.
Che poi spesso mi chiedo come mai i maschi basta che schiaccino un tasto del telecomando e arriva lesta l'esplosione del bicipite e io che porto i quindici chili di Sofia per tutto il santo giorno dovrei a questo punto essere come il David di Donatello mentre mi ritrovo a rappresentare la brutta copia della Marini. Ma questa è un'altra storia.
In effetti lo riesco a intravedere un retaggio culturale dietro questa primitiva visione dei generi. Credo appartenga ai lontani anni '90, quando ancora il mio timido e acerbo affacciarmi all'altro sesso entrava in confusione di fronte alla peluria moscia sopra al labbro, caratteristica bi-sex che solo dopo qualche anno l'uso della ceretta, o del rasoio, ne avrebbe sentenziato l'appartenenza ad un sesso o all'altro.
In mezzo a questa confusione ormonale, arriva lui, quello che per qualche minuto al giorno ci ha fatto regredire di qualche secolo nella lunga corsa verso l'evoluzione e desiderare sopra ogni cosa e in barba a qualsiasi ambizione di appartenere alla categoria segretarie nell'aia delle 11 e 30.
Lui: l'uomo coca-cola, il carpentiere.
Che poi, diciamolo, se fosse stato un rappresentate di articoli per cancelleria, non avrebbe avuto tanto piglio sul mio inconscio.
Pensate che tutt'oggi, quando il Riccio ha in mano un cacciavite inglese o quattro confezioni di acqua Lete, due da un lato, due dall'altro, io non posso trattenermi. Ogni volta scatta l'Etta James che è in me e attacco:
ta-ta-ta-ta-ta-tan I don't want you ta-ta-ta-ta-ta-tan to be no slave...
  
Perciò alla domanda "esistono le differenze di genere" io rispondo di sì. Devono.
Anche perché non reggerei se il Riccio mi chiedesse la crema idratante corpo. Soprattutto visto che non la uso. Insomma si scenderebbe ad un livello di competitività che non sono ancora pronta ad affrontare.

Il carpentiere però riserva delle sorprese.
Avete provato mai a toccare una lumaca? E' lì, al massimo della sua apertura e tensione, le antennine tutte in su che sembra stia per mettere sotto assedio la lattuga, e poi plof: metti un dito e torna indietro.
Non ci credereste mai, ma il maschio alfa, il carpentiere, il conquistatore della lattuga della qui presente fa proprio così.
All'improvviso: sei bellissima (al massimo di intensità e tensione)
perché, cosa ti è passato? (il dito nell'antennina)
niente (questo è il plof)
cosa?
niente
cosa?
niente
cosa?
niente
Innumerevoli cosa e niente dopo:
dai, cosa?
è che si sta proprio bene con te.
Punto. Basta. Finito. Nessuna nota esplicativa sotto, nessun paragrafetto tra parentesi, magari mugugnato. Niente. A volte mi viene il dubbio che il Riccio stia con me sostanzialmente per culo e non per un'adesione cosciente e soppesata a certe caratteristiche che dovrei possedere.

Stesso posto, stesso bar.
sei l'uomo migliore al mondo.
perc...
perché sei presente, gentile, affettuoso, non ti stai risparmiando su niente, ci vuoi bene, sei attento alle nostre esigenze, sei forte ma non prevarichi, sei tenero ma non debole, pensi sempre a noi...
ma...
...e non è che è dovuto. Non è detto che tutti siano così. Anzi. E poi mi stimoli, sei versatile, sai fare mille cose, posso sempre contare su di te, sei...

Perciò se esistono le differenze di genere la risposta è sì.
Il riflesso di risposta tra lumaca e lattuga è una.


I don't want you to be no slave
I don't want you to work all day
But I want you to be true
And I just wanna make love to youuuuuuu

11 commenti:

  1. Il mio compagno, nonché papà della bimba è un carpentiere con due belle spalle, ma romanticismo ai minimi storici. Esiste differenza tra i generi? Si, deve, x forza. Io adoro essere donna, con tutto ciò che comporta, ma forse con un pizzico di presunzione dico che quando c'è da tirar fuori le palle spesso le trovo e senza andare a rovistare tra gli addobbi di natale. Appendice estesa e a scomparsa beh che dire, troppo forte!!

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  2. Mr B è carpentiere, sa fare e risolvere tutto e ha pure i muscoli. Cucina lui in casa ed è molto più fine di me, che dovrei essere meno rozza in tante cose. Insomma, in casa nostra i generi sembrano essersi invertiti o mischiati e ora che mi ci hai fatto pensare è un bel casino..
    m.

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  3. :) Fab,
    forte anche "addobbi di natale".
    sì, beh, quello delle palle trascende i sessi. fortunatamente.

    no, dai, mami. rozza tu...
    (Sofi urla, non riesco a pensare nemmeno ad una virgola)

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  4. ti dico solo l'ultima?
    pronta?
    ...
    ...
    piedi sul tavolo dopo cena (appena i piccoli sono fuori dalla cucina)
    mr b esce pazzo.
    lui non lo sopporta.
    lui non l'ha mai fatto.
    a me rilassa e tanto anche.
    ecco.
    cambiato idea ora?
    m.

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  5. no.
    mi serve molto di più per cambiare idea.

    che poi il solo fatto di "confessarlo" come fosse un punto a tuo sfavore non ti pare ti allontani già dalla "colpa"?
    :)

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  6. sai che non mi sento in colpa? io sono così. punto.
    aggiungi che:
    appena posso cammino a piedi scalzi, sbadiglio senza mettere la mano davanti e dico le parolacce.
    quanti punti ho perso ora?
    m.

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  7. sono rozza ma mi ricordo le date importanti:
    tanti auguri Veronica!
    tanti auguri Martina!
    Buon 11.11.11!
    Ma quanto festeggi oggi???
    un bacio grande grande
    m.

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  8. Sappiate che siete fortunate entrambe.... E per una serie di ragioni...
    a.

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  9. ... avevo dimenticato l'uomo coca-cola... quella sì, che era un'appendice estesa... in senso lato, neh!!! Come vedi il riflesso di risposta è uno...
    Ps. che vergogna, per il commento... scusa, settimana versione single very very difficult...

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  10. hi hi hi :)
    la mia più grande comprensione per tutte le donne versione single (forzata)
    bacio

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