25.8.10

Tra pollice ed indice, l'invisible.

Unisco pollice ed indice, partendo da quelli di Sofia, che a 15 mesi avranno certo tenuto ancora poco ma già con l'intuizione dell'invisibile si uniscono pronti a trattenere, e da lì nascono evoluzioni di immagini metafisiche: non hanno forme ma richiamano forme; non hanno suoni ma sembra che muovendosi creino suono; pollice ed indice girano su di lei, s'attorcigliano, poi si aprono veloci verso l'alto lasciando che l'immagine si lanci a volteggiare; allora in aria tutt'e due i nasi, quello di Sofia a seguire il mio, insieme perdendo per qualche istante lo sguardo sulle traiettorie dei suoi volteggi; e poi in caduta libera riprendo l'immagine e la restituisco a Sofia, che da qualche giorno ha scelto che il compimento della storia si faccia portando le dita unite sulla bocca e soffiando fff f f  f   f     f
Sceglie di chiudere il cerchio dell'invisibile: dal niente venuto a volteggiare, torna soffiato al niente.
Sofia d'altronde conosce bene il vento, e, quando lo sente arrivare addosso o sulle foglie, gli parla imitando la sua voce fff f f  f   f     f

Cosa siano queste immagini, non lo sappiamo.
Cosa facciano neanche.
Ma, della loro breve storia, tutte le volte ce ne incantiamo.
E ne ridiamo. Perché la storia dell'invisibile è solo un gioco.





O come Victoria Chaplin ne "Le cirque invisible".

7 commenti:

  1. naso in aria anch'io, a seguire le dita di Sofia e le tue e a sentire il vento

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  2. ..cara mami.,
    troppo bella l'esperienza del sublime, non è vero?

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  3. bella, sì, ma poi tocca riprendersi dall'estasi e mica è facile tornare sulla terra.

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  4. Per questo dura poco...L'esperienza del sublime è responsabile: si concede per dar respiro, ma per poco, perché conosce il richiamo della terra intransigente.

    mami, mi sa che stiamo chattando!

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  5. la piccola pausa per il mio pranzo luculliano ha interrotto la chat...
    sempre nell'ottica del 'basta lamentarsi' godiamoci quel poco di sublime e respiriamo

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  6. vedi?: nord e sud a tavola esistono davvero. io ho finito adesso.
    e sai cosa? carbonara. non che qui a casa mia non se ne faccia buon uso...
    ...ma vedi le coincidenze! che ormai con te sono all'ordine del giorno.
    appena lo scricciolo mi permette ti rispondo
    in merito alla carbonara su Facebook.

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  7. allora andresti d'accordo con Mr B. Lui la mangerebbe ogni giorno. Io sono un po' una rompibale con gli odori in cucina, non sopporto, tra gli altri (aglio e pesce in primis), quello dell'uovo..quindi carbonara in dosi blande...oggi ho mangiato in ufficio, quindi l'orario è condizionato. A casa in effetti noi, che biologicamnte rimaniamo del Sud, mangiamo molto più tardi rispetto ai nostri vicini. Cena dalle 20 in poi (sfidando le zanzare con lumini e zampironi), quando gli altri sono già in pigiama e hanno già le tapparele abbassate...
    sul discorso abitudini alimentarei nord/sud mi hai fatto venire in mente che mia mamma, quando si arrabbiava perché non mangiavamo, ci minacciava: 'vi faccio mangiare latte e biscotti come i piemontesi!'. Ti dirò, non è che mi sarebbe dispiaciuto visto la mia dipendenza dalle mucche (dovuta a totale assenza del latte materno sbafato tutto dalla primogenita cicciona).;)

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