21.11.10

Cucitura e stiratura

Mentre stiro gli abitini di Sofia succede che, dopo un lavoro certosino e di enorme dispiegamento di energie da parte del sistema nervoso, tolga una prima piega e che, tolta la piega, tutte le volte fiduciosa oltre ogni limite di ingenuità che il lavoro [ecc. ecc] nervoso sia passato dall'altra parte del vestitino e che dunque sia definitivamente finito, succede che giri e ACCH!: tre pieghe ben bene formate dalla precedente pressatura del ferro. Allora mi metto di lena, tolgo le tre pieghe, giro e PORCH!: altre due pieghe, al posto della piega di partenza. E va così, di piega in piega, finché, colpita improvvisamente da una forma acuta ma di breve durata e spontaneamente reversibile di cecità senile, non mi decido a lasciar stare.

Ieri pomeriggio, stirando i vestitini di Sofia, mi sono resa conto che il problema non è mica nella stiratura ma molto prima: è nella cucitura del tessuto. 

Ieri pomeriggio, stirando i vestitini di Sofia, mi sono resa conto che in questo periodo la mia vita è così: un tessuto cucito in modo talmente complicato, arzigogolato, da non so quale geniale sarto, quasi certamente io stessa, da far sì che la stiratura sia una complicazione e non una soluzione. Più mi accanisco sulla stiratura mettendo forza, energia, attenzione, più la complessa cucitura mi si rivela in tutta la sua impossibilità ad essere spianata.
Mi chiedo come si fa?
Come si fa a tenere tutti i pezzi assieme? A far quadrare i conti?
Come si fa a tenere in costante equilibrio geometrico così tante facce di questo prisma che è la mia vita?
Eccole le facce.


La casa

  1. tenere in ordine, che poi significa lottare contro mulini al vento. Il disordine sembra avere una sua propria personalità, una sua vita biologica ed intelligente, sembra che segua scrupolosamente dei disegni misteriosi e soprattutto che vinca sempre
  2. pulire, scopare, lavare, spolverare, igienizzare, smistare ciclicamente nel frigo corpi amorfi da cibi ancora miracolosamente sopravvissuti alla bomba batteriologica, cambiare le lenzuola prima che i nostri corpi facciano da segna-posto umani 
  3. appendere il bucato, ritirarlo e stirarlo senza che sia vittima di abbandono in buste dentro l'armadio
  4. cucinare
  5. fare la spesa
  6. smaltire la burocrazia legata alla macchina quotidiana


Gestione personale 

  1. preparare almeno due materie per Gennaio
  2. tenersi ad un livello che almeno sfiori quello di decenza che non prevede affatto capelli isterici, unghia stile lupo mannaro, look genere "piccola fiammiferaia" con i primi cenci che trovo e pantofole logore
  3. tenersi sveglie, informate, presenti, attive, reattive, ma non iperattive, forti ma gentili, lucide ma tenere, tenendo in equilibrio tutte le sfumature tra forza mascolina e fragilità da vergine sacrificale 
  4. aggiornare il blog 
  5. fare in modo che l'uomo animale sociale, con le trame intricate delle sue relazioni che lo formano e lo sostengono e lo stimolano, non sia una barzelletta su Berlusconi (o non solamente)
  6. combattere, con tutta la forza e lo sforzo titanico che è in me, contro l'azione d'amebetizzazione che l'universo sta svolgendo su di me 

Sofia
Ehhh....Sofia. Fare tutto per Sofia. Tutti i punti delle liste lì sopra. E tutto quello che non mi viene in mente.
E poi

  1. lavarla, cambiarla, vestirla, farle il bagnetto, farla mangiare, lasciarle la sua indipendenza e farla mangiare da sola, farla mangiare da sola e lasciarla sporcare, lasciarla sporcare e ricambiarle i vestiti appena messi, cambiarle di nuovo il pannolino
  2. prepararle colazione, spuntino, pranzo, merenda, cena, stando attenta alla variabilità, alla genuinità, alla bontà
  3. consolarla, incitarla, stimolarla, portarla fuori, divertirla, istruirla, tutto il giorno
  4. farla giocare tutto il giorno
  5. farle fare i pisolini e cantarle la ninna nanna
  6. fare avanti e indietro tutta la notte, lettone-lettino lettone-lettino lettone-lettino

Mannaggia a quando un giorno gli umanisti del 500 scelsero di ribellarsi all'autorità dell'apparato religioso medievale (che di certo soffocava ogni iniziativa individuale sotto tutta quella serie di norme a cui dover rispondere ma al contempo sollevava da ogni forma di responsabilità personale) e, facendo dell'uomo in balia della Provvidenza un artefice del proprio destino, ci regalarono quest'uomo faber responsabile di tutte le scelte e le azioni e le conseguenze della propria vita, un deus ex machina dentro questo mondo e la sua esistenza.

E sarebbe facile dire che non posso far tutto, esser tutto, tenere in piedi tutto. Sarebbe facile dire che dovrei delegare o scegliere una cosa per un'altra.
Non è così. Non più.
Sono una donna faber. Devo fare tutto. Tutto il puzzle.
Stirare tutte le pieghe finché il tessuto non sia tutto spianato. O scucirlo di tutti gli orpelli che lo sformano e ricucirlo.

Come?

Lasciate una speranza, voi ch'entrate
perché io credo di averla definitivamente esaurita.

7 commenti:

  1. "Entropia: l'energia totale dell'universo è costante e l'entropia totale è in continuo aumento, fino a raggiungere un equilibrio"
    è l'unica legge fisica che giustifica il caos che regna nella nostra bizzarra famiglia!

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  2. secondo principio della termodinamica.
    un sistema è irreversibile ovvero evolve sempre in maniera tale da aumentare la propria entropia.
    Evoluzione ed entropia (ovvero disordine).
    Stupendo cara Mammamiao. Prima speranza acquisita.
    Graaazieeee :)

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  3. mia Cara, la vita della mamme pare abbia poche, ochissime certezza, ma la termodinamica non la tocca nessuno!!!

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  4. Ehi ehi ehi! Ce la si deve fare :)
    Stendiamo bene i panni, avendo cura di lasciar il segno delle mollette solo dove non si possono vedere. Significato: dobbiamo cercare di far tutto con cura, senza farci prendere da mille ansie. Meglio svolgere un compito bene che portare a termine 10 operazioni male, no? E se per un giorno il cibo lo compriamo in rosticceria, se per una volta Sofia ha qualche stropicciatura sugli abitini, se il divano è popolato da tribù di giocattoli...PACE!
    Quello che conta è mettercela tutta e dimostrare a se stessi di essere in gamba.
    E tu lo sei!

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  5. diky,
    tu sei saggia, un'illuminata.
    le tue parole mi hanno fatto bene.

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  6. sai che ho letto un paio di redazionali interessanti in merito all'argomento 'noi siamo donne e riusciamo a fare tutto' ma soprattutto 'noi siamo donne ITALIANE e riusciamo a fare tutto', su due magazines come Elle e Marie-Claire? fanno riflettere - più tardi se riesco provo a inviarti i testi...

    cosa accomuna tutte le riflessioni come le tue? il maschio alfa, in genere, è assente. per quanto la giovane generazione sia qualitativamente più impegnata (o così sembra), lo vedi sempre appoggiato a lei - quando c'è ...

    curioso no?
    e a proposito - io sono una che se non fa tutto e tutto bene dà fuori di testa... non sono mai riuscita a comportarmi come dice la saggia diky; mal comune mezzo gaudio? bah...

    in bocca al lupo per i tuoi due esami di gennaio!
    a.

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  7. ..."appoggiato a" in effetti rende l'idea.

    anch'io...malata di perfezionismo...
    e il fatto di essere in tilt in questo periodo mi fa andare ancora più in tilt
    crepi, due volte crepi :)

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