15.6.11

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Sofia è Signora di tutte le terre emerse e sommerse, conosciute e non; tutte le creature posate su questo mondo, a parte la sua Santa Madre, sono vassalli, valvassori, valvassini e nient'altro, e usufruiscono indegnamente di tutto ciò che Le appartiene per diritto incontestabile.
"Opiiiiiiaaaaahh!!!" battendosi selvaggiamente la pancia, che non vuol dire altro che "mio", è il grido di guerra che Vostra Signoria lancia se qualsiasi oggetto alla portata della sua acutissima vista viene inopportunamente anche solo preso in prestito.
A quel gesto ogni vassallo, valvassore, valvassino che voglia scampare all'arma ultrasonica a Sua disposizione è pregato gentilmente di desistere e lasciare che l'oggetto torni alla sua legittima proprietaria, grazie.
Asia, no. Asia non ha nulla a che vedere con maniacali prese di possesso. Asia prende con la noncuranza del selvaggio prima dell'avvento della proprietà privata, con la stessa innocenza dei confratelli francescani, e con la stessa limpidezza accetta senza evidenti reazioni il fatto che in qualsiasi momento "Opiiiiiiaaaaahh!!!" le possa togliere tutto.

Per la stessa questione di diritto di reggenza autoproclamata, per Sofia è lesa maestà se qualcuno tenta un qualsiasi approccio con Sua Santa Madre. Anche solo un vago tentativo di condividere l'aria antistante può costare il "tagliategli la teeeeesta".
Asia invece non ha inclinazioni maniaco-ossessive, non dipende da nessuno se non da se stessa; se le è consentito partecipa e condivide i momenti, altrimenti con, per la sua età prematura, serafica compassione buddhista amici come prima: mi faccio la mia vita.

A Sofia le si deve ogni briciola di attenzione, ogni neurone che sia sopravvissuto al suo cieco e disumano sfruttamento. Vuole essere stimolata, solleticata, divertita, punzecchiata, lodata, coccolata, accompagnata, protetta, confortata, istruita, lavata-cambiata-mangiata-addormentata.
Asia invece campa di niente: pochi gesti, poche attenzioni. Il minimo per non dirsi eremita del mondo.

Asia gioca freneticamente mezz'ora, poi si riposa. Si rimette a giocare, e poi di nuovo riposa.
Sofia è un fiume inarrestabile, fonte attiva tutto il giorno di energia rinnovabile, tutto il giorno senza interruzione tutto il giorno senza interruzione tutto il giorno senza interruzione (urlo di Munch)

Asia scompiglia un po', quel po' che manifesta la presenza di gioia e di attività in una casa.
Niente in confronto all'uragano Katrina che Sofia libera dentro casa ogni dieci minuti.

Asia è balsamo per una donna ormai patologicamente assuefatta e acciaccata dal presenzialismo di una figlia ai limiti dell'invasione barbarica.
Asia è tutto ciò che una mamma sull'orlo di una crisi di nervi potrebbe desiderare.
Se non fosse che è una gatta.

13 commenti:

  1. ottima scelta Veronica! benvenuta Asia
    m.

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  2. Grande Veronica, sei un idolo. Anche Mio Morbidus è appena arrivato da noi ed è favoloso. Una coccola a Sofia, da me e da Mio Morbidus.

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  3. :) grazie Ale
    Mio Morbidus non ha nulla a che vedere con Asia: Mio Morbidus è stupendo!!!

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  4. Vero, ti ho pubblicata! corri a vedere.
    Un bacio, pa.

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  5. Credo che, in anni remoti, l'unica cosa che ha impedito a mia madre di barattare me e mio fratello con un gatto, sia stata la paura folle che nutre per i felini. Per quanto riguarda la Sovrana di ogni cosa conosciuta e non, magari imparerà l'arte dello spartirsi le cose grazie ad Asia. O, per lo meno, che esistono cose sulla faccia della terra che non le appartengono, in fondo non c'è limite al possibilismo. No eh?!
    Mi piace come scrivi, un saluto

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  6. :) sia lode alla paura folle, allora!

    brava miwako,
    l'intento è proprio quello: insegnarle l'arte della condivisione. non sembra, ma già un gatto può.

    possibilismo è una parola stupenda.
    stupendo anche come modo esistenziale.

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  7. Sono d'accordo. Il possibilismo unito ad una buona dose di determinazione è un binomio che potrebbe cambiare il mondo, qualora venga impiegato nella giusta direzione.
    Gradito pelo sullo stomaco, preventivamente estirpato dalla lingua. E' una lotta impari.

    So che non si dovrebbe mai dire ad una mamma "porta pazienza", specialmente quando il pulpito è quello di una figlianonancoramamma, ma quando la Regina si troverà all'asilo, in mezzo ad altri sangueblu, le cose cambieranno. Quando il "mors tua, vita mea" non è possibile (acerbità di forze fisiche, mancanza di oggetti contundenti, o più semplicemente, cecchini che sorvegliano a vista quali le maestre), si impara che c'è posto per tutti. Ma proprio tutti.
    Un abbraccio a te, al gatto, al Riccio (si, ho sbirciato nel tuo blog ^__^) e ovviamente a Sofia, che se si chiama Sofia avrà la Sapienza da cui s'è presa il nome. L'uragano è il corrispettivo in natura della dichiarazione d'indipendenza, se tua figlia è un uragano, dopo la devastazione arriverà, appunto, la Sapienza.

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  8. "L'uragano è il corrispettivo in natura della dichiarazione d'indipendenza" perché? Ci penso ma non credo di approdare a qualcosa di significativo. Quando vuoi, mi spieghi?

    Miwako grazie davvero.
    hai dato forza ad una discussione (il gatto) che poteva cadere nell'indistinto.

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  9. Sei pronta? Perchè sarà lunga. E sono logorroica, specialmente quando ci si muove in ambiti di discussione inconsueti, specialmente quando il topic, lega a doppio filo due argomenti apparentemente lontani e che mi stanno a cuore. Ok, si comincia.
    "L'uragano è il corrispettivo in natura della dichiarazione d'indipendenza". Lo dico perchè la natura è Sapiente, calibrata, così intelligente da re-agire alla rottura dei suoi equilibri da parte nostra, con uragani, tsunami e simili senza dover decidere se farlo o meno. Un'intelligenza cieca, secondo molti, perchè asservita a leggi cui lei stessa è sottosta senza via di scelta. Un'intelligenza acuta, secondo me, talmente sottile e ineludibile che si riprogramma di continuo per rispodere ad una serie di stimoli/aggressioni in maniera autoreferenziale, seguendo leggi che lei stessa modifica continuamente in base a ciò che noi facciamo. Indipendentemente dalle ripercussioni ovviamente negative che queste cose hanno sulle nostre vite, questa è la sua dichiarazione d'indipendenza, il suo modo per affermare un senso di giustizia che non ha niente a che vedere con le cose umanamente create, niente a che vedere con nulla che non sia parte del suo equilibrio. E' il suo modo per ricordarci che possiamo fingere di avere il controllo su tutto, possiamo disboscare, costruire, inaridire ogni luogo in cui mettiamo piede, come Annibale, come meglio ci pare, ma non avremo mai la supremazia su di lei, perchè ne siamo parte ed è lei stessa a tenerci in vita. Non è un discorso new age, niente a che vedere col politeismo, l'animismo, il buddhismo, la faccenda è molto più terrena. E semplice. Noi (esseri umani) siamo parte della nutrita schiera di elementi che mantiene l'equilibrio, e siamo gli unici ad avere libero arbitrio, ad avere coscienza delle nostre azioni, a poter decidere di andare contro ciò che è istintuale, sottraendoci alle leggi di natura. Siamo esseri evoluti (nemmeno poi tanto), ed è giusto che sia così. Giusto fino al momento in cui non ci diamo la zappa sui piedi (il che avviene spesso), facendo danni continui, irreparabili, a volte invisibili nell'immediato (vedi CFC), facendo cose che, metaforicamente, corrispondono all'occlusione di una vena, alle scorie nei polmoni e nel sangue, all'indebolimento del sistema nervoso, il tutto autoinflitto. Avveleniamo la terra che avvelenerà noi. Certo che lo possiamo fare, noi abbiamo due braccia, due gambe, un cervello (non sempre) e i pollici opponibili, lei no. Lei ha complicati ingranaggi e regole che funzionano alla perfezione solo quando c'è una totale armonia degli elementi. Quindi nell'immediato subisce l'attacco, para il colpo lasciandosi mutilare, poi riorganizza le sue forze e trova il modo per ripristinare un ordine che risponda alle sue esigenze, non alle nostre. E lo fa sempre. E' questa, la sua dichiarazione d'indipendenza.

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  10. Ho dovuto dividere il commento in due perchè era troppo lungo.

    Il paragone con tua figlia, mi è venuto perchè penso che la forza distruttrice di fenomeni come gli uragani, porti in sè la plenipotenziarietà della natura, l'espressione di ciò che c'è di più grande in lei, il germe del cambiamento, ; allo stesso modo, tua figlia che è un uragano, un vulcano, che ha la forza e l'irruenza di uno tsunami, ha in sè il potenziale che i bambini, e solo i bambini, hanno come dono. Tua figlia è così piccola che le strade sono ancora tutte aperte. Tua figlia è vulcanica, credo che tutti i bimbi siano vulcanici; qualcuno è un vulcano addormentato, qualcun altro in piena eruzione, ma il punto è che dev'esserci un motivo se i bambini hanno tutta questa "brutale energia" (chiamiamola così), e non credo sia per far disperare i genitori, credo sia perchè i bambini sono la parte di noi in cui più ci riavviciniamo alla natura, credo rappresentino l'incontaminato, tutto ciò che, in potenza, potremmo essere, tutto ciò che dovremmo essere, tutto ciò che avremmo potuto essere. La natura, ogni tanto, urla e si esprime in uragani e diluvi universali; i bambini, che sono ancora "nuovi di zecca", vuoti di quei contenuti sociali di cui noi siamo stati saturati, spesso a prescindere dal loro valore, ancora lontani dalle dinamiche sociali con cui le nostre vite sono cadenzate quotidianamente, sono dei vulcani, sono i figli della natura stessa, quelli che, potenzialmente, potrebbero rappresentare il connubio perfetto tra la nostra intelligenza ed evoluzione, e la consapevolezza della natura.
    Perciò,l'uragano, è l'espressione della potenza e del potenziale insito nel bambino , che, a mio avviso, andrebbe canalizzato e non represso. Ci tengo a sottolineare che non sto dando consigli non richiesti su come crescere i figli, davvero, non mi permetterei mai. Sto solo cercando di rendere la mia visione delle cose il più chiara possibile. Non so se tutto questo abbia un senso al di fuori della mia mente, non sono riuscita a spiegare le cose come avrei voluto, rileggendo ciò che ho scritto,mi viene il dubbio che possa solo sembrare il delirio di una pazza naive che vorrebbe crescere uno stuolo di figli in una comune, senza regole e senza scuole, ma sarò soddisfatta se almeno sarà intuibile che la mia visione delle cose è un tantino più complessa di così.

    Fammi sapere che ne pensi. E' sempre un piacere confrontarsi in una discussione stimolante. E grazie a te che, attraverso un gatto, racconti la personalità forte, poliedrica, intelligente della tua bambina.

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  11. miwako,
    ho letto. e bene.
    ma per "onorare" quello che hai scritto e rispondere degnamente mi serve del tempo che in questi giorni non ho.
    se ti va:
    quando vedi il commento n 13
    quello sarà il mio.
    grazie.
    sei magnifica, altro che pazza naive

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  12. miwako,
    tra le tue parole leggo un po' di senso di disgiunzione tra noi uomini e la natura.
    è vera, e formidabile, la tua teoria della dichiarazione di indipendenza della natura, ma penso soltanto in un tempo immediato.
    tu dici che la natura in un primo momento si lascia preda delle nostre azioni sbagliate e violente nei suoi confronti, poi a lungo termine reagisce. io penso che il lungo termine sia più lungo e vada oltre.
    a lungo termine le nostre azioni, che per il momento sembrano dissociate dal percorso della natura e frutto delle nostre macchinazioni, prima o poi acquisiranno il loro senso all'interno del quadro generale di quella potenza cieca e acuta assieme quale è la Natura.
    penso che i nostri errori siano passi fondamentali e naturali che questa vita ha da compiere.
    sai? i bambini imparano per via d'errore. io lo vedo con sofia. lei sbaglia apposta. sembra che la verità e la giustezza escano in questo modo, per via d'errore, di negazione del corretto.
    credo stia succedendo una cosa del genere con l'umanità.
    per via d'errore, stiamo cercando di raggiungere la consapevolezza.
    noi siamo natura.
    dunque penso niente dichiarazioni d'indipendenza a lungo termine.
    simbiosi e identificazioni totali invece.

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