10.8.11

Io vado

Preparo la valigia.
La bimba morbida e rotonda mi gira attorno e combina di tutto. In questo momento cerca di mettere il suo Winnie the Pooh gigante sull'asse da stiro perché avrà deciso che per par condicio anche le sue cose devono essere stirate. Spero solo che non decida per il seggiolone.
Scrivo in piedi perché le sedie si sono gentilmente offerte di immolarsi alla causa partenza, soffocate dall'immane mole che sto portando per soli tre giorni. C'è grande baraonda qui a casa, fatta di roba da portare, musica ad alto volume, sgridate a Sofia, poi pace, lei in braccio, alzate a ballare.
Il cuore tamburella, vuole dire la sua, che è contento di andare altrove. Vedere forme nuove, sentire altre voci. Mangiare di cose che non si conoscono e di cui si ha bisogno.
E' un post ridicolo e non ha motivo d'essere.
Solo vorrei farvi entrare qui in questo mio giorno per, visto che non l'ho mai fatto, ringraziarvi profondamente tutti, tutti voi, per l'attenzione gratuita nei miei confronti e per la mia storia, uguale a miliardi di altre storie, e perciò seguita per affetto e non per prodigi di altro genere che qui non esistono. Di recente mi è capitato di rileggere vecchi post e commenti e dall'alto del tempo lontano da coinvolgimenti, ho visto una partecipazione forte e chiara. E chi l'avrebbe detto di ricevere così tanto, tra l'altro attraverso uno strumento  di cui appena due anni fa non riuscivo nemmeno a tollerarne l'esistenza. 
E invece è un miracolo della vita potersi raccontare, e poter essere accolta da orecchie gentili che non vogliono nient'altro che accogliere, e avere il coraggio di narrarsi, di scrutarsi a fondo, senza concedersi sconti di sorta di fronte alle proprie spinose falle, ma anche capire fraseggi dell'anima che altrimenti sarebbero rimasti muti. Comprendersi di più. E alla fine di tutto accettarsi. Essere complice e testimone della propria vita.
Perché va bene così. 
E' per questo che oggi, tra due ore, parto e vado via senza lasciarmi in dietro niente. Mi porto ogni cosa, ogni cosa che mi pesa e che mi piace, che mi fa paura e che mi da forza. Tutto di me. E Sofia. E il Riccio. E il disordine, e le cose che devo ancora metter da parte ma di cui faccio fatica a disfarmi, e la voglia di andare avanti, e l'amore per le cose che ho. Parto ma non scappo. Scappo, forse, ma poi torno.
Vado a bagnarmi del nuovo ma mi porto la mia vita. Va bene così.

9 commenti:

  1. Non c'é niente di ridicolo nel tuo post, sono parole, frasi scritte con il cuore e a leggerlo sembra quasi di essere lì e sentire e vedere le varie scene. Un grande in bocca al lupo dall'anomimo di nome "C". Ti devo ringraziare perchè ho riscoperto una parte di me che non vedevo più da un pò di tempo. :)

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  2. buon viaggio allora, veronica! mi mancherai nella tua assenza, ma saperti evadere dal solito tran tran quitidiano mi dà gioia, come le parole che hai scritto. come la fiducia che mi hai regalato, gli stimoli che hai saputo riaccendere in me. riposati, leggi, balla, canta, coccola la tua sofia e il tuo riccio, torna carica di emozioni nuovi e mi raccomando trova il tempo di raccontarcele!
    leucosia

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  3. Ciao veronica. Gran testa e gran cuore. Ci ribecchiamo a settembre, ché fra poco tocca anche a me partire. Finalmente! Grazie per tutte le parole.

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  4. grazie per avermi fatta entrare in un tuo giorno, post nient'affatto ridicolo. buona fuga Veronica
    m.

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  5. C.
    è un inizio.
    al prossimo commento un'altra lettera? :)
    pazzesco! e cosa di te?


    Leuco,
    se dico reciproco sai benissimo che è vero

    Marta, bella, se dici settembre pare una vita.
    torna presto.

    Mami, 14-08
    AUGURIIIIIIIIIII :)

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  6. grazieeeeeeeeeeeee. e grazie ancora per il messaggio di mezzanotte ;)
    m.

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