21.3.12

Shall we dance la Figoeira?

Bazzicando il bar a fibre ottiche, dopo un'attenta analisi, un silenzio da dietro il palcoscenico per osservare meglio, alla fine sono giunta a una qualche conclusione: nel mondo del web esiste la Figoeira. Chi la balla è in. Ma colui che la balla non direbbe mai in. In è out. Anche dire che dire in è out, è out.

1. Presenzialismo. L'amore per la Figoeira ti porta ad essere presenzialista in ogni luogo, in ogni lago (cit.) del web. Appena emetti aria, quest'aria deve raggiungere anche i più oscuri anfratti della connessione. Chi non è connesso, chi non accede a quell'aria, via!, è fuori. Ti si può trovare ovunque. Ti si deve poter trovare non appena si clicca una qualsiasi prima lettera di una qualsiasi ricerca su google. Non sei più una persona: sei un account vivente. Ed è solo così che aumenta lo stuolo di chi accrescerà con il suo numeretto preso a far la fila l'autorevolezza del tuo essere figoerista.

2. Il più delle volte di contorno ai suoi pensieri fighi, il figoerista sceglie immagini che possano sostenere con ancor più forza la propria fighezza. Sono per lo più immagini soft che non diano mai il senso dell'intenzionalità, mai, come se quello scenario spettacolare venga immortalato da una Nikon posseduta improvvisamente dal sacro fuoco della bellezza mentre tu stai cercando di sopravvivere a quella maiosenese che sta pericolosamente sbordando dal panino che nel frattempo stai mangiando. Insomma le foto del ballerino di Figoeira, sono la testimonianza del fatto che anche gli oggetti possiedono un anima. Anche se, essendo figo, lui non parlerebbe mai in termini di anima ma lascerebbe misteriosamente aperto il dubbio e la possibilità che possa crederci.

3. Coloro che praticano la Figoeira devono, assolutamente devono, parlare l'inglese. Se non lo sanno fare non è un problema: ci si può facilmente appoggiare a quelle parole che nella Figoeira sono un must. Must, ad esempio, must è un must; random, random sta benissimo un po' ovunque: anche quando non serve, metti la parola random perché tanto si sa che la vita non segue schemi prestabiliti, si sa che stiamo tutti su questo zatterone della casualità, random: e non sbagli; di default, non dire per natura, dio!, per natura è vecchio, fa pensare a Platone, ai fiori, no! i fiori no!, neanche Platone, per natura è umano troppo umano: usiamo piuttosto il termine che fa pensare ai calcolatori, ché una regola fondamentale della Figoeira è che più sei impersonale più dai fondo alla voglia di mistero, che poi scoprirti umano, vergogna delle vergogne, sarà una sorpresa e questa cosa dell'esser umano verrà digerito in modo diverso, per effetto sorpresa risultare umano non sarà più palloso, sarà figo; tea time, no, dai, non è un pomeriggio con le tue amiche, è il tea time, anche se di tea non ce n'è nemmeno l'ombra ma fa tanto cool; mood è stupendo perché basta spostare quella o indietro, prima della d, e ti catapulti immediatamente nel gruppo dei figoeristi; cup cakes e cake: salva dall'ignoranza e dalla vecchiaia la signora ottantenne della pasticceria, chiedile "una chocolate cake, per favore" e le darai la possibilità di essere una figoreista come te; santo cielo, no, biscotti no, quell'impasto di farina burro e zucchero non chiamarlo biscotto, ma, ti prego!, nemmemo biscuit che fa tanto provinciale: cookie, santo cielo!, adesso si chiama cookie. E vedrai che quell'impasto millenario mai immutato dalla notte dei tempi uscirà in un batter d'occhio dalla noia dei secoli e ti sembrerà più bello e più buono. Fatti un favore: parla l'inglese.

4. Ecco, appunto: il bisogno del mistero, il vedo e non vedo. Ti faccio vedere la mia carta igienica, le mie mutande, il mio apparecchio dei denti, il mio letto sfatto, che fa tanto poeta maledetto, ma tiè! solo un capello, solo un delle quattro gambe di una sedia, solo la fine del tappeto, solo una foglia dell'intero fiore, solo un ciglio di tutte le ciglia, solo una narice. Ti racconto la mia vita, per intero, cominciando da Adamo ed Eva fino a stamattina in bagno, ma non pronunciare mai il mio nome, mai, sai che palle il nome con cui mi chiamano da una vita? Chiamami solo con il mio nick name, chiamami Pandora. Ecco, nella danza della Figoeira è molto importante saper dosare sfacciataggine e mistero. Pendere in modo incontrollato verso l'uno o l'altro non ha mai fatto veri figoeristi.

5 Sii in equilibrio ma mai normale. Ma mai squilibrato. Sii folle ma in quel modo cool e pacato, sii equilibrato ma con quel pizzico di unghia smaltate di verde fosforescente in più, anche in senso metaforico. Di una parolaccia, ad esempio. In mezzo alla preghierina che scrivi per bene ogni giorno per essere figoerista, metti una parolaccia che ci sta sempre. I ballerini professionisti di Figoeira sono i più paraculi tra i politic correct che esistano al mondo, ma urlando continuamente ai quattro venti del web che sono contro l'essere politicamente corretti, pur essendolo in un modo spudorato non lo sembrano mai. E tutti seguendoli sono in pace con se stessi, perché leggono cose che non irriterebbero mai, non farebbero mai saltare dalle sedie e allo stesso tempo si sentono al di sopra, salvati dall'essere così noiosamente e politicamente corretti.

6 No serio\ no faceto. Chi balla la Figoeira ti sgama sempre. Sempre. Se sei troppo serio sguinzaglia i cani e manda un messaggio contro la tua serietà, ti appunta che troppa serietà è da sboroni: meglio prenderla a ridere. Se allora la prendi a ridere, se sei faceto, allora sei un deficiente. La verità è che solo e solamente la sua serietà e la sua facezia sono rispettivamente grande ispirazione e intelligente ironia. E lì tutti a likerare e twittare. 

7. Il ballerino professionista di Figoeira mai, mai, mai, e poi mai, userebbe l'avverbio rispettivamente. E nemmeno avverbio. E nemmeno nemmeno. Aka, userebbe aka.

8. Insomma il Figoerista è un portatore sano di moda. Ma non te lo fa capire. E' un fuori classe, al di sopra di ogni moda e tu, annichilito dalla normalità, volendo, giustamente come natura umana vuole, superare la tua normalità, tu che sei qui perché sei intelligente e sai che seguire una moda non è affatto figo, non ti preoccupare: non te lo farà mai capire che seguendo lui segui una moda. Penserai sempre che stai ballando la Figoeira. Amen.

9. Amen lo userebbe, ma solo dopo avere fortemente spiegato il suo assoluto essere fuori da qualsiasi bigotto fondamentalismo religioso. Dunque amen verrebbe usato in consapevole contrasto che così tanto affascina. Essere in contrasto è moderno e figo. Esser laico è moderno e figo. Da sempre e per sempre, amen (di nuovo).

10. Colui che usa il termine figo non è figo. Mai nominare invano il termine figo. Chi parla di Figoeira automaticamente si elimina da qualsiasi possibilità di poter ballare la Figoeira.
Amen.


Ad, esempio, twittare minchiate, serie o facete che siano, e avere trentamila persone che ti seguono mi sembra un caso lampante di Figoeira.

10 commenti:

  1. Mi è piaciuto molto, e sono molto d'accordo.
    Per parte mia perseguo un semi anonimato..
    per due motivi... non voglio che tutte le persone che mi conoscono mi trovino, voglio degli spazi in cui calare la maschera e bestemmiare felice
    e ho sfoghi talmente pesanti a volte, che non voglio mi trovi chi mi vuole bene e soffra per la mia sofferenza.

    un bacio

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  2. Lo so, lo so che non sei stata bruciata dal sacro fuoco della Figoeira :)
    anche se la questione della maschera è un po' un casino. nel senso che a volte succede che puoi rimanere invischiata nella maschera "di quella che si sfoga, di quella libera che non ha freni" e poi se un giorno parli magari di quant'è bella la primavera o dei piedini di un bimbo generi una quantità infinita di punti interrogativi. Il segreto, come ben tu sai già, è scegliere se autocompiacersi della maschera che ti porta accoliti oppure no.
    Insomma il buon vecchio discorso del successo che da alla testa, che ti schiavizza.
    marò... di santa mattinata...
    vado a piantare i fiori, va...
    ciao, bella :)

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  3. FIGHISSIMO questo post!

    mi rendo conto che non sono assolutamente in grado di tenere in piedi un anonimato perchè sono pigra e mi costerebbe troppa fatica... non sono in grado di non utilizzare il termine figo... non sono in grado di far sparire le mie foto dal web... non uso dire amen... non faccio tea time, perchè il the mi piace amaro e senza biscottini.

    sono davvero OUT!

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    1. ah ah ah sei un genio!!! a parte che hai uscito le contraddizioni di questo post!!! genio...
      (ma il post che parla di Figoeira è esso stesso figo? se mi dico out sono in realtà in, nel senso di figoerista? ecc...)
      vivaddio, non usi random e default. questo è sicuro.

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  4. Sono indecisa. Ci penso un po'.
    Nel frattempo un abbraccio a te.

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    1. che dolce.
      mi chiedevo dove fossi. ieri sono venuta a contarti i giorni di assenza.

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    2. in vacanza.
      america.
      tornammo.

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  5. http://www.youtube.com/watch?v=O2XET1fBSRM&feature=player_embedded

    :)

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    1. guarda che avevo la febbre a quaranta, le ossa rotte e ridevo come una matta!
      tu sei geniale, tu :)

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