11.11.12

PIL di un 32

Torniamo dal Med in Fest. Bolgia di gente anonima a cui riesco a dare, come unica parvenza di umanità, definizioni tipo mediocre, esaltatati, accasciati, sconclusionati, noiosi. Sola nota di merito Ivan Segreto, padrino onorario di Sofia, concepita a lume di uno dei suoi pezzi, e unico fine del nostro pellegrinaggio andato storto, visto che arriviamo appena ad ascoltare l'ultima strimpellata dell'ultimo pezzo, avendo, mea culpa, perso tempo a litigare con un posteggiatore abusivo che rivendicava come suo diritto a lavorare il pizzo che aveva imposto per parcheggiare.
Per liberarsi di una macchina tra una bolgia di macchine e andare incontro ad un altra bolgia di altro genere di macchine, m'è parso.
In macchina:
"Non lo so... non lo so... non lo so..."
"Cosa?"
"Non lo so... non lo so... non lo so..."
"Amore, cosa?"
"..."
"..."
"È che non riesco più a, non so, divertirmi, sentirmi viva. Mi annoia ogni cosa, la gente, i posti, i miei vestiti, quello che dico, quello che ascolto, mi annoia questo discorso su quanto mi annoio. Una volta..."
"...lo so cosa stai per dire: che non riesci a trovare più ispirazione, stimoli, risorse, che hai chiuso con tutto, ché sei vecchia, che la barca delle speranze si è infranta sui..."
"..."
"... si sta come in autunno..."
"..."
"..."
Say yeah.


Ore 2:00 circa di questa notte. Letto. È il mio compleanno.
"... è che sono confusa. non riesco più a capire cosa è vero, cosa è falso, cosa è giusto, cosa no. Dio, ma sentimi, il mio primo patetico discorso ammorbante del giorno del compleanno... sono vecchia. È che sono stanca di questa mediocrità, di questo non venirne a capo, sono stanca dei posti che frequento, delle cose che non faccio, dei vestiti da quindicenne che mi ostino ad indossare"
"Ma non hai appena finito di dire che sei vecchia?"
"Hai visto che sono confusa? Non riesco a capire nemmeno se sono adolescente o vecchia. Forse mi sento vecchia perché sono un'adolescente irrisolta. O forse sarò un'adolescente irrisolta finché continuerò a sguazzare nell'idea di esser ormai vecchia"
"È ufficiale: sto per fare l'amore con Gigi Marzullo"
"Se vuoi ti faccio la mano col pollice angolare..."
"Crozza lo fa meglio di Marzullo"
"... Sai, Riccio, è che fino ad un secondo prima di avere Sofia io credevo a certe cose, ero convinta che fare la segretaria, l'impiegato, non so..."
"... lavori mediocri"
"sì, infatti, credevo fossero lavori mediocri, credevo che dietro ci fosse lo zampino di scelte... non so..."
"... mediocri"
"Sì. Invece adesso è come se mi fossi arresa al fatto che non è poi così semplice. Oggi persino quello che credevo fosse la mediocrità mi sembra difficile da raggiungere. E questo mi fa pensare al fatto che oltre non ci sia più nulla"
"Credo che tu abbia capito che le forme di vita intelligenti sono ovunque e le situazioni, gli intrecci di una vita non sono mai lineari, preconfezionati. La verità sai qual è? Che le persone e la loro vita si misurano in PIL. Non si bada più ad altro, alle storie dietro, ai perché, ai come, a quello che va oltre a quello che producono. Conta solo il PIL"

Non so. Dopotutto sono confusa e non riesco a capire bene se il discorso del PIL di ognuno di noi sia poi giusto o sbagliato. Mi sembra bello, e umano, e al di sopra di, il punto di vista del Riccio ma il mio personale stato prolungato di assenza di una professionalità, che mi farebbe dire "io faccio..." mi porta a pensare che non sia poi così insensato pensare al PIL di una persona.
E che alla fine non è poi un discorso così moderno, un risvolto malsano della società capitalista odierna, visto che duemila anni fa è stata scritta la parabola dei tre denari.
La cosa che più mi ha colpito, leggendo la definizione di PIL, è che non è considerata come tale la produzione dei consumi intermedi, cioè, in poche parole, la produzione di quei beni e servizi che sono propedeutici alla vera e propria produzione, a quello che sarà il PIL.
In sostanza: se prima non la sforni, non chiamarla torta, bellezza, per il momento è solo intruglio.
Ovvero: il mio progetto, il commercialista, il primo abbozzo, i primi conti, i calcoli, non è ancora un accidente di niente, non è ancora il mio PIL.
Mi sembra giusto. Mi sembra onesto.


Meriterebbe più acume, il discorso sul PIL umano visto che sono convinta che in qualche modo c'entri molto con le piramidi, il sistema numerico, Aristotele, Chanel n°5, Davide con la testa di Golia, il Monopoli, il pesto, il pi greco, le autoreggenti di seta e via; ma, ripeto, ho fatto 32 anni, sono confusa e ho il PIL a terra.


Prima telefonata della mattina.
Mia madre.
"Auguri"
"Grazie"
"Sei vecchia"

Say yeah.

4 commenti:

  1. vero, ti ho fatto gli auguri su twitter. Ma lì latiti. Torna.
    ;)

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  2. fantastica. Una mente contorta proprio come piace a me! Una confusione che assomiglia molto alla mia.
    Auguri!

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    1. detto da una psicologa... comincio a preoccuparmi sul serio! :)

      un bacio, ragazze.

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