26.9.13

50 giga sulla fronte

Pulizia del pc. 
Che il nostro quinto arto figuri nella lista delle cose che hanno bisogno di cura, manutenzione, riorganizzazione, è ormai un fatto. 
Perciò alla casa, i cassetti, gli armadi, le agende, le borse, i giardinetti, i corpi e i portafogli da ordinare, si aggiunge il pc, ovvio.
Da questo punto di vista, si può dire che la vita, tra le altre cose, sia anche una storia di ordine, disordine e riordine. Passiamo una vita a riordinare quello che abbiamo appena disordinato. 
E forse non c'è un altro modo perché l'equilibrio si concretizzi.
Perciò si può anche dire che la vita sia una lunga, perenne marcia verso la realizzazione dell'equilibrio.
Del perché non saprei, ma la tensione di ognuno di noi mi sembra sia questa. Spossante il più delle volte, ma piena di bellezza alla fine.

Sto scaricando i 50 giga di foto e filmati realizzati dal Riccio in poi, da Sofia in poi.
Questi files in processione cronologica che altro non sono che la mia vita. 
Anche qui, in quest'orgia ottica di istanti, ci vedo quell'andare in cerca dell'equilibrio, di andate e ritorni di ordine e disordine.
Io mi guardo camminare in queste foto. 
Allegra, leggera, poi afflitta, in preda al panico, di nuovo serena. 
I capelli lunghissimi, i capelli cortissimi, di nuovo lunghi.
A casa, in quiete e ciabatte, ai colloqui in giacca e tacchi, a lavoro, piena di grinta, poi spossata.
Silenziosa, casinara, la casa perfetta, il caos totale disseminato ovunque.
Senza un attimo di tempo, poi il tempo eterno, interminabile, e di nuovo il tempo in un attimo.

Sostanzialmente affannata, lungo tutti i 50 giga, ad ordinare e disordinare, a cercare un equilibrio.

Solo due cose mi sembrano procedere fuori da questi cicli. 
Sofia, che va avanti e basta. Noi, attorno, facciamo in modo che a lei il nostro equilibrio sembri vero e imperituro. 
Dopotutto, è il copione di ogni genitore far l'eroe pur non essendolo. 

E la ruga. Quella orizzontale, stravaccata comoda sulla mia fronte.
Pure lei va avanti e basta.



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