24.10.13

Short Life Stories: Cosino senza nome

Stamattina ho voluto parlare con la maestra di Sofia per spiegarle il fatto di ieri, per metterla in guardia forse, non so. 
Lei non ha fatto nessuna piega, ha tenuto a precisare che no, lei non si scandalizza, ma che a scuola questi argomenti non possono uscire. 
Così come è vietato accompagnare i bimbi in bagno, oppure cambiarli se hanno avuto qualche contrattempo.
E insomma è così. Nessun termine di mezzo, nessun equilibrio. O troppo o niente.
Tornando a casa ho pensato che una volta usavano il bastone allegramente per educare i bambini, e che adesso il bastone si usa ancora, però stavolta per dare le pacche di gradimento, un bastone con un moncherino alla fine, perché è sconveniente di questi tempi avere un qualche minimo contatto tra maestr* e alunni.
Aspettando che il senso della misura torni un po' ovunque, io nel frattempo ho immaginato questo cosino qui sotto alle prese con una contemporaneità eccessiva, sregolata tra i banchi di scuola.
Cosino ha già delle storie, ma non un nome né per il momento alcuna possibilità di essere animato come io vorrei.
Aspettando. 


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