10.12.13

Impressioni dentro una libreria


E penso che sarebbe bello se ogni libraio conoscesse ogni libro, ogni storia, ogni contenuto parola dopo parola dentro ogni costa multicolore dei chilometrici scaffali di questa libreria. 
Sarebbe bello se di ogni storia il libraio avesse la stessa conoscenza che si ha con le persone in carne e ossa, dal cui spazio limitato di carne e ossa si tira alla fine una somma, una parola, una sensazione, perché dietro quello spazio seppur limitato c'è un infinito complesso difficilissimo da comprendere, e allora non si può far altro che far così: tirare somme.
Ed è bellezza e cruccio assieme, quello dell'essere umano di tirare somme. È l'unico suo modo per non perdersi dentro la marea complessa di ogni cosa, tira una somma ed è fatta, sa, conosce: il mare è genitore, castiga e culla, la terra è alimento, la paura è pietra, Sofia è figlia mia.
Tira una somma, l'uomo, sulle cose e così le conosce. 
Eppure no. Come si può in modo definitivo dare una somma al mare, alla terra, alla paura umana, ai figli, senza perderne qualcosa? Qualcosa di sciocco o di fondamentale, non conta. Pur sempre qualcosa. 
Sarebbe bello, allora, se ogni libraio conoscesse in carne e ossa ogni libro, tanto da saperne tirare le somme di ognuno e districarsi in quel chilometrico getto di storie, ma definitivamente, senza saper perderne niente del loro senso.
E a partire da quella parola che è somma, il libraio potesse consigliare alla gente la storia che le serve, facendo così:
"Mi dica una frase"
"Come, scusi?"
"Una frase. Mi dica una frase."
"Ma quale frase devo dire?"
"Appunto. È lei che me la deve dire. Qualsiasi cosa le venga in mente."
E da quello che alla gente viene in mente, saperne tirare alla svelta un'altra somma, abbinarla come sposa a quella di una delle chilometriche storie di libri che conosce, e dire:
"Tenga. Questa è la storia di cui ha bisogno. Questa è la storia che la salverà".
Sarebbe bello se ogni libraio conoscesse in carne e ossa le persone e le storie che vanno in cerca le une delle altre in carne ed ossa.

7 commenti:

  1. Quando leggo post come questi mi chiedo come si arrivi ad idee così.
    Pensieri tanto belli. Mi sono immaginata quella scena; quel libro giusto per me. Sarebbe bellissimo.
    Parole semplici per suggerire qualcosa di più grande ed intenso.
    Complimenti, ti seguirò sicuramente, una buona serata :)

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  2. Ecco, vedi? Se fossi quel libraio, ora saprei perfettamente quale libro consigliarti. E invece...
    :) grazie.

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  3. No, ecco, quei puntini di sospensione non volevano lasciarti in sospeso. Erano per dire che no, io non ho quei poteri, quella bravura, quella conoscenza che mi permetterebbe di consigliarti la storia giusta.
    Però una cosa, seppur minima, te la posso dire.
    Che, per quanto mi riguarda, i due libri che in qualche modo mi hanno salvato hanno a che fare tutte e due con il mare.
    "Oceano mare" di Baricco e, proprio in questi giorni, "Storia di Irene" di Erri De Luca.
    Però non so se a te serve il mare :)

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    1. In questo momento non so neanche io cosa mi potrebbe salvare, ma va beh, è un'altra storia.
      Conosco Baricco, lo apprezzo tantissimo. Ha un modo di scrivere che mi affascina non poco. Quindi, mare o no, l'importante è che tu ti sia salvata ;-)
      Io vedrò di trovare un modo altrettanto valido per farlo con me stessa :)

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