Senti tu, tu con quei ricci impertinenti e quegli occhi rotondi e nocciola, proprio quegli occhi lì, quelli che hai mentre mi parli della tua musica e io mi devo contenere, sforzarmi di tenere un contegno, di non farmi distrarre da certe tue cose messe ben bene a fare il tuo corpo, ché sebbene sia passato più di un decennio dalle tempeste ormonal-adolescenziali al solo guardarti mi assalgono gli stessi impeti sconnessi di una ragazzina: tu mi parli della tua vita, della nostra anche, perciò ti ascolto, a tratti commossa, presa, estasiata, ammirata e andando così tireremo avanti per tutta la notte senza renderci conto che il dopo cena sarà lungo più di sei ore e stamattina avrò due chiappe al posto degli occhi, a ricordarmi che, a parte i guizzi ormonali, della ragazzina non è rimasto poi molto;
senti tu, tu che sei il mio primo lettore per eccellenza, che tra le mie righe ci trovi cose che nemmeno io a volte so di avere messo, e se oggi sono a numero 120 e qualche numero in più di consapevolezze nei confronti di un talento è anche merito dei tuoi "ma come fai?" e "non sembri nemmeno tu", quest'ultima per lo più causa di disturbi dissociativi visto l'ambivalenza di significato;
senti tu, che mi hai reso una groupie, ché quando sei sopra un palco io vedo tutto rosso e non capisco niente e ti guardo inebetita perché là sopra "sei davvero tu" e prima o poi, magari nel pieno di una giustificazione di scompenso ormonale per sopraggiunta menopausa, te le tirerò quelle maledette mutandine;
ascolta
visto le reciproche ammirazioni nei confronti dei nostri talenti,
do ut des.
Il mio prossimo post arriverà solo dopo una tua nuova creatura.
A meno che mercoledì sera, tu sul palco, verrò colta da menopausa precoce.
senti tu, tu che sei il mio primo lettore per eccellenza, che tra le mie righe ci trovi cose che nemmeno io a volte so di avere messo, e se oggi sono a numero 120 e qualche numero in più di consapevolezze nei confronti di un talento è anche merito dei tuoi "ma come fai?" e "non sembri nemmeno tu", quest'ultima per lo più causa di disturbi dissociativi visto l'ambivalenza di significato;
senti tu, che mi hai reso una groupie, ché quando sei sopra un palco io vedo tutto rosso e non capisco niente e ti guardo inebetita perché là sopra "sei davvero tu" e prima o poi, magari nel pieno di una giustificazione di scompenso ormonale per sopraggiunta menopausa, te le tirerò quelle maledette mutandine;
ascolta
"[...] ora so che l'unico modo per tenerti avvinto è questo" (Kung Fu Panda)dicevo, ascolta:
visto le reciproche ammirazioni nei confronti dei nostri talenti,
do ut des.
Il mio prossimo post arriverà solo dopo una tua nuova creatura.
A meno che mercoledì sera, tu sul palco, verrò colta da menopausa precoce.
beh, le hai tirate ste mutandine o no?
RispondiEliminap.s. singolare che siamo entrambe a quota 120...:)
m.
boh?
RispondiElimina:)
120? in blogger, forse.
tu, mami, hai scritto molto di più. considerando il tuo bellissimo primo blog, no?
uh..è vero!
RispondiEliminae cmq 120 incluse le bozze
RispondiEliminaoggi è meglio se mi ritiro va'..
m.