non sono sicure di aver preso la decisione giusta nello scegliere di restare a casa, ma alla fine sono contente perché "per il momento se ne frega di Gucci, Alviero Martini, viaggio in Guatemala e Suv"
o quelle che non sono sicure di aver preso la decisione giusta nello scegliere di andare a lavorare, ma alla fine sono contente perché un giorno, quando verrà loro chiesto, potranno offrire Gucci, Alviero Martini, viaggio in Guatemala e Suv
quelle che si svegliano alle 5 del mattino per andare a lavoro, fare il brodo di pollo e il passatino di verdure, o pulire il pavimento perché "ormai gattona", e magari si sono addormentate alle 2 di notte per preparare un lavoro, fare il brodo di pollo e il passatino di verdure, o pulire il pavimento ché ormai gattona
quelle che si svegliano alle 5 del mattino per andare a lavoro, fare il brodo di pollo e il passatino di verdure, o pulire il pavimento perché "ormai gattona", e magari si sono addormentate alle 2 di notte per preparare un lavoro, fare il brodo di pollo e il passatino di verdure, o pulire il pavimento ché ormai gattona
quelle che raccolgono giochi da terra 50 volte al giorno
quelle che non escono da mesi
quelle che non raccolgono mai i giochi da terra e sembra Mirabilandia
quelle che pensano "ma chi me lo ha fatto fare" e poi "ma va..." e se li tengono in braccio per tutto il giorno
e quelle che se li tengono in braccio per tutto il giorno e pensano "ma chi me lo ha fatto fare"
quelle che vorrebbero vedere Pietro Germi e si accontentano di Winnie the Pooh e magari, con qualche sforzo, in Ih-oh ci vedono le note dolenti di Pietro Germi
che vorrebbero andare in palestra ma hanno i muscoli a pezzi
che vanno in palestra ma hanno i muscoli a pezzi
che non si vestono da mesi
che non si fanno i capelli da mesi
non dormono da mesi
non puliscono casa da mesi
non cucinano da mesi
non leggono da mesi
non ascoltano musica da mesi
non fanno l'amore da mesi
non parlano con adulti di cose da adulti da mesi
sono troppo presenti e disponibili e si augurano di finire a "Chi l'ha visto?"
sono troppo assenti e si augurano che "Chi l'ha visto?" le ritrovi
quelle che svegliandosi, vorrebbero dormire altre dieci ore
o che addormentandosi, si svegliano dieci volte
che non si sentono più donne
quelle che si sentono più donne di prima
che sono sempre state rigorose ma adesso sono pagliacci con le tette
che sono state pagliacci con le tette ma adesso hanno scoperto l'indispensabilità del rigore
che non si sentono più donne
quelle che si sentono più donne di prima
che sono sempre state rigorose ma adesso sono pagliacci con le tette
che sono state pagliacci con le tette ma adesso hanno scoperto l'indispensabilità del rigore
quelle che dicevano "chi? io? mai" e adesso è straordinario
e quelle che dicevano "sarà straordinario" e adesso "chi? io? mai più"
quelle che adesso sanno perché un loro comportamento faceva disperare la loro mamma
quelle che adesso sanno perché un loro comportamento faceva disperare la loro mamma
o quelle che adesso sanno perché un loro atteggiamento offendeva la loro mamma
che adesso sanno perché alcune parole vomitate facevano piangere la loro mamma
adesso sanno, inequivocabilmente, cosa voleva dire "io, che ti ho dato la mia vita", che non era né una questione di dramma shakespeariano né di biologia o di meccanica del corpo, ma era molto di più
quelle che hanno fumato e smesso
non hanno mai fumato e adesso sì
hanno fumato e continuano a farlo
non hanno mai fumato e fanno le bolle di sapone
quelle che dicono che "è un casino"
o quelle che dicono che "non è cambiato niente"
quelle che se la fanno in solitaria e vorrebbero aiuto
o che facendosela con nonne, nonni, zie, cognati, cognate, cugini, suoceri, prozie, procugini, prononni, prosuoceri, vorrebbero farsela un pò in solitaria
quelle che mettono in punizione e si sentono in colpa
quelle che non mettono in punizione e si sentono in colpa
quelle che viziano e si sentono in colpa
quelle che non viziano e si sentono in colpa
quelle che li iscrivono ad una scuola d'eccellenza e si sentono in colpa
quelle che li iscrivono ad una pubblica e si sentono in colpa
quelle che mettono in punizione e si sentono in colpa
quelle che non mettono in punizione e si sentono in colpa
quelle che viziano e si sentono in colpa
quelle che non viziano e si sentono in colpa
quelle che li iscrivono ad una scuola d'eccellenza e si sentono in colpa
quelle che li iscrivono ad una pubblica e si sentono in colpa
tutte quelle che non sapevano che nel pacchetto "all inclusive", oltre a smagliature, cellulite e stanchezza incurabile, avrebbero ricevuto un insaziabile senso di colpa
quelle che ogni tanto proprio non gli va
o quelle che spesso non gli va ma qualche volta sì
e poi
tutte quelle che hanno perso tutto per fame, malattia o cattiveria
quelle sì che son belle.
A tutte queste noi mamme faccio gli auguri, sinceri,
che, come per tutte le imprese straordinarie di questa vita,
c'è bisogno di coraggio, tenacia, pazienza e tanto, tanto culo.
Prima di tutto, coraggio e sempre. Tutto il resto, di conseguenza.
RispondiElimina(per quanto un viaggetto premio in Guatemala...)
Dicevo, Michela, sarebbe bello e...tanto.
RispondiEliminaquanto, ma quanto sono d'accordo con te! perché non esiste un modo giusto di essere madri. e nemmeno due o tre. comunque sia sarà sempre un campo minato.
RispondiElimina:)
e infatti, Marta, sono rimasta molto in superficie.
RispondiEliminaHo quasi solo elencato, lasciando peraltro molto fuori.
Va bene così, però, se comunque mi sono spiegata. :)