No.
"Sofia, vuoi venire in braccio?"
No.
"Allora vuoi restare a terra?"
No.
"Ti vuoi sedere sul seggiolone?"
No.
"Dunque, immagino tu voglia stare sospesa in aria?"
No.
Certo è che questo "no", un gioco al massacro delle intenzioni per il gusto fine a se stesso del massacro, che da luogo a paradossi ontologici, ha ancora bisogno di bilanciamento, piuttosto di una focalizzazione più precisa dell'oggetto a cui è rivolto, ma già è evidente quanto sia impregnato di atteggiamento.
L'atteggiamento di chi per esprimere il suo volere deve passare attraverso il rifiuto.
L'atteggiamento di chi per affermare se stesso deve negare tutto il resto.
"Sofia, hai voglia di dire sì a qualcosa?"
No.
"Allora hai proprio voglia di dire no a tutto?"
No.
Che Aristotele e il suo compare il signor Terzo Escluso mi aiutino!
hihihihi, vero.
RispondiEliminaIl NO è una delle prime cose che impariamo tutti, mi sa.
E la mia si incavola pure, quando le dico 'nononooo?? Sisisssì!'
Certo, stai mettendo in discussione il suo volli, fortissimamente volli.
RispondiElimina:)
Sofia, invece, ha incominciato a parlare presto ("Mamma" a quasi sei mesi) e per tutto questo tempo, fino ad oggi, ho pensato di averla scampata, di stare vivendo la favola dei solo sì.
Ma siccome non siamo in un cartone animato...
Abbi pazienza qualche altro mese. La mia di Sofia sta smettendo ora (25 mesi).
RispondiEliminaPer un certo periodo ha detto a ripetizione anche: 'non mi piaceeeee'.
Ma la peggiore di tutte la dice ancora: 'non c'eri oggi ?', e questa innesca un meccanismo perverso fatto di: 'ero a lavoro' ... 'così guadagno i soldini che servono a comprare i giochi e la pappa' ...
A volte mi sento proprio un pò un coglione ...
ciao,
Valerio
http://patresfamilias.blogspot.com/
I nostri figli ci fanno dei e coglioni allo stesso tempo, non credi? :)
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