15.5.10

Gli uomini vanno sulla luna.

Le donne hanno la luna di traverso.

Qualche sera fa, io e Lè. sul divano, io distesa come sempre e lui seduto come sempre, seguivamo l'intervista della Dandini a Piero Angela. 
Gran signore Piero Angela, miracolosamente sopravvissuto al virus della demenza catodica imperante, pandemica, uno degli ultimi baluardi della divulgazione culturale in televisione.
Ha scritto tanto quest'uomo, su quasi l'intero, se è possibile, scibile umano: dalla questione della funzionalità del cervello ai meccanismi complicati del comportamento umano, dai microorganismi nello spazio ai giganti estintisi milioni di anni fa sulla Terra. Si è persino occupato di gestazione della donna. Santo Dio!, mentre nasceva Albertuccio me lo immagino con quel  tipico cipiglio degli uomini di scienza impegnato nell'osservazione del travaglio di sua moglie! "Tu, Donna, partorirai con dolore! Tu, Uomo, se vuoi puoi prendere appunti e scriverci un bel libro".
Ha scritto e visto tanto, quest'uomo, raggiungendo luoghi che a noi comuni mortali è concesso visitare soltanto attraverso Quark. Appunto.
Ed era proprio su questo che faceva leva l'intera intervista della Dandini: la cultura enciclopedica di Angela, enciclopedica ma non generalista, quell'intrecciarsi disomogeneo, eppur coerente nella sete di conoscenze che abbiamo, di spinte verso il sapere più largo possibile.

Ad ogni modo, stavo lì sul divano, a gongolare di fronte a così tanto sfoggio di erudizione e di classe, quella che soltanto l'erudizione apporta, e lo seguivo, vi giuro lo seguivo, come fa un'asino dietro la sua carota. Fino a quando....
Fino a quando non ci comunica che la sua vocazione verso l'indagine scientifica nasce da uno studio condotto in America, alla Nasa...
La Naaasa?
No, la Nasa no!
Mi sale un moto, dalla Nasa al divano, dal divano al cervello, dalla Nasa al furore.
Perché mentre tu ti facevi ispirare dai viaggi sulla luna, chi è che cambiava i pannolini ad Alberto? Tua moglie!
Mentre eri alla Nasa e magari ti interessavi, tra le tante cose, anche ai cibi liofilizzati degli astronauti, chi preparava le pappine ad Albertino? Tua moglie!
Mentre, in un momento di tempo libero, ti crogiolavi all'ombra della libertà americana redatta da Jefferson, chi portava al parchetto sotto casa il pargoletto? Tua moglie!
Ché l'unica libertà che vedeva era quella della statua impressa nelle cartoline che le mandavi.
E magari, adesso che Alberto è diventato quello che è diventato, uomo di cultura quanto te, magari te ne pigli anche il merito.
O' Piero, Pieruzzo, Pierino
guarda un pò cosa ti combino.
Lascia per un attimo l'odissea che tanti anni fa hai intrapreso all'ombra del melo posto nel Giardino dell'Eden, e siediti qui...qui, guarda, tra un pannolino, il biberon di latte, le magliettine della salute da lavare col Napisan e i 294 fogli di Focus Pico che Sofia divora, no Piero, non per inestinguibile sete di lettura che tanto ci accomuna, ma per voglia di maltrattare, stritolare e sparpagliare ovunque qualsiasi cosa le capiti sotto tiro. E mentre conversiamo, per favore allunga un pò il collo perchè ti possa vedere, ché questa montagna non si scala: si stira.
Inizia a darmi un pò della tua conoscenza, per favore, dato che l'unica mia indagine scientifica di questo periodo è quella della teoria della relatività di Einstein: un mese mi pare un giorno e un giorno mi pare una settimana. Ma com'è?
Ti interessi di paleoantropologia, di come si sia sviluppato l'uomo, dici?
Sì, anch'io mi chiedo come questa bambina da 2.750 g sia passata in meno di undici mesi a 14 Kg, urla, strepita e comanda le nostre vite.
Ti occupi di fisica, della materia, e di fisica delle particelle, di ciò che c'è dentro la materia?
Anche a me preme la stessa ricerca, togliendo caccole di qualsiasi genere e in qualsiasi antro della mole di mia figlia e controllando accuratamente la materia oscura che trovo nel pannolino.
Ti sei preoccupato, assieme agli astrofisici, che i voli dallo spazio non portassero germi dannosi al sistema della Terra?
Vieni qua, e chiama l'intera equipe di Houston, che qui a casa mia c'è un problema.

E prima di andare aspetta un momento, che ti sei seduto su un biscottino.

No, non ce l'ho con Piero Angela: lui per tutti.
Anzi: che ce ne fossero altri mille come lui.
Ma vorrei che insieme a questi mille e uno uomini alla continua ricerca, ci fossero mille e una donne (dove quell'una magari sarei io). Con figli, s'intende!
E qualcuno mi dica se ce sono di donne con figli che riescono ad essere così straordinariamente grandi, in costante crescita, a raffinare le conoscenze, a fare ricerca, perchè a me viene in mente solo la Gelmini, cioè non me ne viene in mente proprio nessuna.

Perché ci vuole tempo. E noi di tempo non ne abbiamo, tra continua cura dei figli e la stanchezza.


Qualche sera fa, sul divano, lui seduto come sempre, io distesa, apparentemente come sempre. 




Orbitavo attorno alla luna. Di traverso.

2 commenti:

  1. Ad averlo il tempo anche solo per immaginare di poter andare in America ad approfondire...

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  2. Sì, infatti! Al più ci rimane solo il tempo per dirlo :)

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